venerdì 17 maggio 2019

L’Osservatore Distributista del 17 maggio 2019

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Elezioni e partitocrazia: un gioco al massacro sulla pelle della gente



Stiamo assistendo in questi giorni all'increscioso e sconcertante spettacolo della campagna elettorale per le europee. Come altrimenti si potrebbe definire quanto stiamo osservando? Politici che si azzuffano l'un contro l'altro armati, abbandonando ogni ritegno pur di azzoppare mediaticamente l'avversario, appigliandosi alle piu' minime ed inverosimili evidenze, che vengono ingigantite, trasformate e deformate, cercando affannosamente di mettere sul proprio amo elettorale qualsiasi preda che possa luccicare come interessante agli occhi del pesce elettore. Non c'e' vincolo di amicizia, coerenza, aderenza al reale che possa trattenere il politico partitocratico dall'immergere se stesso e gli altri in questa parossistica e grottesca palude pseudo-democratica. Grottesco e patetico e' il tentativo sterile ed insulso della sinistra, una volta che il comunismo e' stato sotterrato dalla storia, di resuscitare la paura del fascismo, quale unico modo di ricompattare le fila di uno schieramento politico che ha smarrito per strada ogni progetto e visione positiva e costruttiva. Abbattuto Berlusconi, il nuovo male assoluto e' diventato Salvini, senza il quale le armate "magnifiche e progressive" dell'intellighentia di sinistra sarebbero condannate al vuoto delle proprie proposte. Altrettanto grottesco e patetico e' il tentativo dei 5Stelle, congenitamente privi di una visione coerente di riferimento, di accreditarsi come il partito dell'onesta', come se l'onesta' fosse di per se' un valore sufficiente per affrontare e risolvere la matassa dei problemi che ci affliggono, autoproclamandosi illusoriamente esponenti di una razza umana antropologicamente diversa e superiore al resto dell'umanita'.
Allo stesso modo grottesco e patetico e' l'atteggiamento di Salvini, che si appella alla lotta contro i poteri forti e la finanza internazionale, contro il mondialismo e l'immigrazione selvaggia ma poi e' incapace di portare avanti proposte strutturali ed incisive in grado di procedere davvero su questa direzione. La Flat Tax e la lotta contro la Legge Fornero, in assenza di una riacquisizione piena della sovranita' monetaria e dei poteri nazionali, in mancanza di una legislazione in favore della massima diffusione della proprieta' produttiva, contro i monopoli delle multinazionali, sono un palliativo incapace di produrre un vero e duraturo cambiamento.
Per questo crediamo proprio che quello a cui stiamo assistendo e' ancora una volta il meccanismo della falsa alternanza, quel meccanismo cioe' a cui periodicamente, e generalmente in occasione delle campagne elettorali, i poteri forti assoggettano l'opinione pubblica, creando accese polarita' tra due apparenti alternative, che, rispetto agli assetti di fondo degli stessi poteri forti, rappresentano appunto entrambe false alternative. Il solito cambiare tutto per non cambiare niente di gattopardesca memoria, tanto per intendersi.
DI fronte a questo triste e penoso scenario, invitiamo percio' tutti i cittadini a rimanere saldi e compatti intorno ai contenuti ed alle proposte del distributismo e del Movimento Distributista Italiano, proposte che non risentono dei parossismi emotivi delle campagne elettorali e costituiscono la vera alternativa alla dittatura dei poteri forti. 
Questi contenuti in estrema sintesi sono:
- centralita' economico-sociale della famiglia naturale
- unione tra capitale e lavoro e massima diffusione della proprieta' produttiva, contro capitalismo, social-comunismo e tutti i loro derivati
- restituzione dei poteri reali alla gente, aggregata per comparti socio-lavorativi (gilde o corporazioni di arti e mestieri), mettendo in soffitta una volta per sempre la partitocrazia
- denaro libero dal debito bancario e dall'usura dell'interesse ed una moneta al servizio dell'economia reale e della comunita'.

Per informazioni ed adesioni distributismomovimento.blogspot.com

lunedì 6 maggio 2019


Ecco il nuovo logo del Movimento Distributista Italiano: la torcia rappresenta la libertà e la verità legati ai valori distributisti, il cane la fedeltà a tali valori, il nero l’oscurità da cui è necessario uscire.
Il cane che porta la torcia è uno dei simboli più usati a livello internazionale per indicare il pensiero distributista. Fu verosimilmente proposto per la prima volta dal domenicano padre Mcnabb, uno dei fondatori, insieme ad G.C.Chesterton e H. Belloc, del distributismo stesso.