Il Movimento
Distributista Italiano, decisamente orientato alla tutela del bene
comune, non può rimanere indifferente di fronte ad un evento così
importante come le imminenti elezioni politiche ed intende pertanto
rivolgere a tutti gli uomini di buona volontà un appello chiaro e
preciso.
E' nostra ferma
convinzione che nessuna delle formazioni politiche che si presentano
a questa tornata elettorale abbia presentato un programma basato
sulla ragionevolezza e sull'adesione al senso comune ed al reale, un
programma cioè che indichi in maniera chiara e semplice quali siano
le cause dell'attuale crisi epocale ed i rimedi concreti da adottare.
Tale difetto deriva a
nostro parere dalla mancanza di una visione lucida ed obiettiva del
reale stesso a causa del persistere di forti condizionamenti
ideologici. Il cosidetto “nuovo”, i 5 Stelle, non sanno fare
altro che proporsi con il partito dei “duri, puri e giusti”,
cercando di spostare l'attenzione, con una certa demagogia, dal campo
della politica – dove sono incapaci di indicare un programma coeso
e coerente, di fatto inesistente – a quello della morale, dove
peraltro hanno dimostrato di non essere diversi rispetto al resto
dell'umanità, ammiccando continuamente a quel mondo della finanza e
dei poteri forti, di cui avevano fatto credere di essere acerrimi
nemici e di cui hanno adottato il rigido sistema verticistico ed
antidemocratico. Il mondo della sinistra appare quanto mai
frammentato, spaziando dai riesumati epigoni dell'ormai sepolto
social-comunismo ai più moderni ed aggiornati alleati del grande
capitale in versione statalista e mondialista, per passare attraverso
coloro che, privi di una chiara visione della storia, vorrebbero
fermare il tempo al 1948 e fare della Costituzione un feticcio. Il
centro ripropone l'ennesima coazione a ripetere, e cioè
l'impossibile opzione di un capitalismo “inverato” da presunti
ideali cattolici, senza capire che ciò che non va del capitalismo
non sono i suoi eccessi ma i suoi fondamenti stessi, tra cui in
primis vanno menzionati la separazione tra capitale e lavoro, l'odio
per la famiglia e per ogni vero principio di equa distribuzione del
potere. Esiste poi un'estrema destra che mostra notevole lucidità
nell'individuare le derive materialistiche e nichilistiche del mondo
contemporaneo ed i difetti di capitalismo e social-comunismo ma
continua a proporre lo Stato etico e tuti i suoi derivati come
possibile soluzione, il che equivarrebbe a passare dalla padella
nella brace. Siamo quindi di fronte al crollo di tutti i grandi
paradigmi politico-ideologici di riferimento – che, dopo il loro
fallimento pratico – non sono più in grado di trascinare la gente
al voto, ed al loro posto emerge solo una protesta demagogica e
frammentata, incapace di grandi visioni, incapace, come abbiamo detto
all'inizio, di cogliere il reale ed indicare una ragionevole
direzione di marcia.
Di fronte a tutto ciò il
Movimento Distributista Italiano non può fare altro che appellarsi
al senso comune ed alla ragionevolezza e riproporre quelli che
consideriamo essere i quattro punti cardine di ogni ordinamento
sociale-economico e politico in grado di rispettare la dignità
dell'essere umano:
- centralità della famiglia naturale composta da un uomo ed una donna uniti nel matrimonio ed aperti alla procreazione, centralità che non si può realizzare altro che nella sua sostanziale indipendenza e libertà economica.
- necessità di superare una volta per tutte capitalismo e social-comunismo, ristabilendo in tutti i contesti possibili l'unione tra capitale e lavoro, unica soluzione per ristabilire l'equità e la prosperità econonomico-sociale
- superamento del sistema dei partiti, vero e proprio “instrumentuum regni” nelle mani dei poterei economico-finanziari, e rilancio di un sano principio corporativo, con la redistribuzione del più alto numero possibile di poteri reali ai cittadini, aggregati in comparti lavorativi.
- superamento del denaro-debito emesso dal sistema bancario e reintroduzione di un sistema monetario in cui il denaro nasca di proprietà del popolo e dei cittadini ed abbia come unica funzione quella di servire l'economia reale ed il benessere delle persone.
Riteniamo che questi
quattro punti siano tutti indispensabili e di estrema importanza e
che essi siano forme diverse dell'espressione di un unico
principio, quello secondo cui la realtà esiste ed il compito
dell'uomo non è di inventarla ma di scoprirla ed umilmente
rispettarne le regole, per consentire alle persone che vivono in una
comunità di esprimere al massimo tutte le loro potenzialità in
questo loro breve passaggio sulla terra.
Ritorniamo quindi alla
domanda iniziale: chi votare?
Lasciamo all'intelligenza
dei singoli dedurre le logiche conseguenze, in attesa che al più
presto si possano verificare le condizioni perchè una formazione
esplicitamente distributista entri in campo e si presenti coma la
vera e sensata alternativa.
Nel frattempo invitiamo i
cittadini ad aderire al MODIT ed a partecipare alle varie iniziative
già avviate, tra cui la creazione di Reti Distributiste Locali e
l'aggregazione in Gilde per comparto lavorativo.
Il Comitato Direttivo
per ulteriori
informazioni:
distributismomovimento.blogspot.com
movimentodistributsta@gmail.com
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