domenica 6 gennaio 2019

IL MOVIMENTO DISTRIBUTISTA ITALIANO E LA MAGGIORANZA SILENZIOSA



I recenti sondaggi indicano che, malgrado tutte le agenzie mass-mediatiche siano accodate al pensiero unico mondialista e massonico, quasi un terzo degli italiani (il 35%) si schiera compatto per quel partito che sostiene, anche se in maniera parziale ed insufficiente, la lotta all’immigrazione selvaggia, la priorità della politica sulla finanza e della famiglia naturale sugli esperimenti morali di vario ordine e grado, cioè una visione opposta a quella dell’establishment dominante.
In Francia un’intera nazione si sta rivoltando contro l’ennesima marionetta dei poteri forti, rotschildiani in questo caso, chiedendo cambiamenti radicali e strutturali e non di facciata.
È questo il segno, inequivocabile, della resilienza del senso comune nel cuore degli uomini e che ciò che è mancato negli anni passati non è stata la disponibilità dei popoli ad orientarsi nella giusta direzione ma una proposta politica semplice e chiara in grado di dar voce nell’arena politica al senso comune.
In questo senso l’obiettivo del Movimento Distributista Italiano per il 2019 è quello di dare una risposta alle sacrosante aspirazioni della maggioranza silenziosa ed aggregare persone e famiglie intorno ai quattro punti non negoziabili del distributismo, per incominciare fin da ora ad incidere in maniera significativa sul reale con iniziative locali, nazionali ed internazionali, in vista di un cambiamento politico più generale.
I quattro punti sono:
- centralità anche e soprattutto economico-sociale della famiglia 
- superamento di capitalismo e social-comunismo e tutti i loro ibridi derivati (keynesisno) per puntare all’unione tra capitale e lavoro ed alla massima possibile diffusione della proprietà produttiva 
- superamento della partitocrazia e restituzione dei poteri reali alla gente, aggregata per comparti socio-lavorativi reali
- superamento del denaro-debito bancario ed emissione di una moneta libera da debito ed al servizio dell’economia reale.

Siamo assolutamente convinti che, una volta adeguatamente comunicati, questi quattro punti, essendo radicati sul senso comune piuttosto che su una sterile ideologia, siano in grado di raccogliere il consenso della maggioranza del popolo italiano. Quello di cui abbiamo bisogno infatti non è dell’ennesimo duce o ducetto, di un un uomo “forte” che sia  in grado di trascinare dietro di sè le masse informi ma di idee e principi forti, in quanto aderenti al reale, in grado di trasformare le masse informi in corpi socio-lavorativi coesi ed organizzati, consapevoli dei propri diritti.  Vi chiediamo pertanto di unirvi a noi in questo sforzo divulgativo, nel modo che ritenete più opportuno.
Tre sono le possibilità:
- diventare membri attivi del Movimento Distributista Italiano, formando un gruppo nella vostra zona o partecipando singolarmente alla nostra rete
- iscriversi al Movimento Distributista Italiano, senza assumere un ruolo attivo ma contribuendo al suo successo aumentandone la rappresentatività.
- fare una donazione singola e ripetuta al Movimento Distributista Italiano, in base alle proprie disponibilità.


All’inizio di questo nuovo anno è giunta più che mai ora di passare dalla protesta alla proposta, di imbracciare le armi del senso comune per operare un radicale ritorno al reale e mettere fine all’ingiusto prevalere della finanza apolide internazionale sulle nostre vite, è ora quindi di appoggiare in maniera ferma e risoluta l’azione del Movimento Distributista Italiano, per operare quel cambiamento in meglio che dipende solo dalla nostra disponibilità ad agire.


Per informazioni ed adesioni distributismomovimento.blogspot.com

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