Cari soci, amici e simpatizzanti,
il 2016 si presenta come un anno quanto mai ricco di opportunità per il Movimento Distributista Italiano.
Il
malessere economico-sociale purtroppo non accenna a diminuire: la crisi
che stiamo affrontando non è un incidente di percorso ma una tappa di
un lungo processo di concentrazione delle ricchezze e delle risorse
nelle mani di una cerchia ristretta di persone che detengono saldamente
il potere economico e finanziario e che controllano di fatto la politica
e l'informazione.
Non si tratta di un
complotto, ma dell'affermarsi evidente di un modello di società che
prende il nome di capitalismo. Il capitalismo ci sta portando verso
quello Stato servile che Hilaire Belloc aveva già preconizzato nel 1913
nel suo libro intitolato appunto “Lo Stato servile”.
Per
rimettere le cose a posto non basta tappare le falle, un po' qui ed un
po' là, perdendo di vista lo scenario generale, disperdendo le poche
energie rimaste.
E' necessaria in
primis un’ analisi lucida ed obiettiva della situazione nel suo
complesso ed in seconda battuta una proposta realistica, percorribile,
attuabile.
Questo è in sintesi il compito di cui il Distributismo ed il Movimento Distributista Italiano intendono farsi carico.
L'obiettivo è mettere ragionevolezza e senso comune al centro del pensare e dell'agire politico e su questa base:
- rigettare capitalismo e social-comunismo e proporre l'unione tra capitale e lavoro, ovvero la partecipazione dei lavoratori alla proprietà dei mezzi di produzione.
- rigettare il sistema partitico, sterile stampella politica del capitalismo,e riproporre un'attuazione concreta ed originale del principio corporativo, che offra dei contenitori nuovi alle realtà economico-sociali già presenti sui territori.
- rigettare il predominio della finanza sulla politica e proporre una moneta che nasca di proprietà dei cittadini e dello Stato.
- rigettare i vari e numerosi attacchi all'istituzione familiare e ridare alle famiglie indipendenza e libertà economica, quale unico vero presupposto per la libertà autentica delle persone.
Il
Movimento Distributista Italiano intende battersi, in sintonia con
altri movimenti distributisti presenti sulla scena internazionale,
perché si discutano e si dibattano pubblicamente queste idee e, una
volta raggiunto il consenso necessario, si possano trovare soluzioni
concrete per la loro attuazione.
A partire
dal novembre 2012, data di fondazione del Movimento Distributista
Italiano, molte cose sono state fatte: la creazione di sito internet (distributismomovimento. blogspot.com),
la traduzione dall'inglese all'italiano di un libro del Prof. John
Médaille, l'organizzazione di varie conferenze ed eventi, fino
all'attuale corso sul distributismo che inizierà oggi giovedì 28
gennaio2016 a Ragusa ed a Bergamo (vedi su
distributismomovimento.blogspot.com).
Molte
cose sono state fatte, ma ancora di più sono quelle che abbiamo
intenzione di fare negli anni a venire, a cominciare dalla creazione di
gilde nazionali che raggruppino i vari comparti lavorativi per settore
di competenza, portando aggregazione e solidarietà là dove si vorrebbe
prevalesse solo l'interesse del più forte o del più facoltoso
finanziariamente.
Per tutto questo
abbiamo però estremo bisogno dell'aiuto di tutti coloro che condividono
la nostra visione. L'aiuto può venire in varie forme. Ci si può
iscrivere al Movimento (vedi voce “iscrizione” su distributismomovimento. blogspot.com),
partecipando attivamente sul proprio territorio, coinvolgendo amici,
conoscenti e colleghi, dando vita ad una sezione locale o semplicemente
seguendo le varie iniziative via facebook e web; si può fare una
donazione (IBAN IT95L0503452720000000000252; causale: nome e
cognome e termine “donazione”), una tantum o continua, contribuendo
secondo le proprie possibilità.
Tutte
le somme versate confluiranno sul conto del Movimento e verranno
utilizzate per finanziarie le varie iniziative, che verranno decise
secondo il criterio democratico stabilito dal nostro statuto.
Non
illudiamoci: quella che stiamo combattendo è una vera e propria guerra
contro un sistema economico-sociale perverso che mira all'annichilimento
dell'uomo e della sua dignità. La posta in gioco, al di là di ogni
retorica, è la conservazione della nostra libertà di esseri umani contro
il tentativo di instaurare uno Stato in cui la maggior parte della
popolazione rischia di sprofondare in una condizione molto simile a
quella servile.
Non aspettiamo che ci
sottraggano anche le ultime misere risorse che ci consentono nel
presente di organizzarci, pensare e costruire un'alternativa.
Sostenete
il Movimento Distributista Italiano oggi, perché il vostro futuro sia a
misura d'uomo e non del dio denaro, perché il senso comune prevalga
sulle follie della finanza.
Fatelo subito, senza indugio. Date forza alla vostra speranza!
Il Comitato Direttivo
Movimento Distributista Italiano
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