sabato 16 luglio 2016

IL GIOCO DI CHI È AL POTERE: IMPEDIRE LA DIFFUSIONE DI IDEE FORTI




La crisi della politica è fondamentalmente una crisi di idee. Caduto il social-comunismo - che ha lasciato orfani milioni di persone - il suo apparente eterno rivale - il capitalismo - si è affermato come modello di riferimento dominante, dogmaticamente imposto come l'unico possibile e percorribile. Di fronte alla crisi attuale l'opinione pubblica è fatta permanere quindi in una condizione impossibile, tipica della persona schizofrenica: dover accettare il capitalismo come il miglior sistema attuabile nel momento stesso in cui se ne constata il fallimento totale.
L'accanimento prevalente di chi oggi detiene il potere reale è proprio quello di continuare a mantenere la gente dentro questa sorta di gabbia mentale: ai servi viene dato tutto - televisione 3d, telefonini di ultima generazione, automobili a prezzi scontati, il voto una volta ogni 5 anni - ma non la chiave per uscire dalla propria gabbia. Il capitalismo può essere modificato, aggiustato, edulcorato ma non va sostituito nella sua struttura di fondo: questo è il dogma che deve regnare incontrastato. Tutte le proposte di cambiamento e rinnovamento possono essere accettate - la gente ha bisogno del "nuovo" -fino a che non minino i presupposti di fondo del sistema capitalista. Le proposte devono essere preferibilmente parziali, frammentarie, isolate, spontaneistiche, tipo 5 Stelle. In questo modo possono poi sempre essere "corrette" o "bilanciate" in modo da non toccare i consolidati equilibri di potere vigenti.
Di che cosa ha paura quindi oggi il capitalismo che domina il mondo? Di un'idea forte che spazzi via il mare di incongruenze, ingiustizie, squilibri, sperequazioni e malessere che il capitalismo stesso  oggi rappresenta.
Una di queste idee forti è il distributismo (distributismomovimento.blogspot.com), che non ha paura di accettare su tutti i fronti il confronto in campo aperto con il capitalismo, nella convinzione che la partita si giochi a questo livello e che tutto il resto rischia di essere un vano e sterile dibattersi dentro le porte chiuse di una prigione.

Nessun commento:

Posta un commento