martedì 3 maggio 2016

Il capitalismo controlla lo Stato attraverso la moneta

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Ormai eclissata l'antica alleanza tra trono ed altare, quella a cui assistiamo oggi è il totale controllo dello Stato da parte del capitalismo bancario e finanziario.
Attraverso l'accaparramento in toto e la privatizzazione della moneta, il capitalismo tiene in pugno lo Stato e lo utilizza come esattore delle tasse nei confronti della popolazione ignara.
I banchieri privati infatti producono a costo zero il denaro, che imprestano poi allo Stato, il quale si indebita e chiede poi i soldi per pagare tale debito ai cittadini.
Così il gioco è fatto: il potere reale rimane saldamente nelle mani dei banchieri e dei loro associati, i grandi capitalisti e le multinazionali apolidi, che rimangono dietro le quinte, lo Stato ed i cittadini vengono sfruttati, lavorando in sostanza gratis per qualcun altro: la parola servi, utilizzata dai distributisti già dagli inizi del secolo scorso, non potrebbe essere più appropriata.
Il capitalismo, come un vero e proprio parassita, ha così irrimediabilmente fagocitato lo Stato e la politica, non potendo sopravvivere da solo a causa della sua strutturale insostenibilità ed inefficienza. Privatizzazione degli utili e statalizzazione delle perdite è il mantra che regna sovrano. Questa situazione continuerà inesorabilmente finché la gente non di risveglierà da questa sorta di incantesimo e capirà una volta per tutte che la moneta deve nascere di proprietà dello Stato e dei cittadini e non di una minoranza di parassiti sociali, i banchieri.
Il Movimento Distributista Italiano (distributismomovimento.blogspot.com) è in prima linea per combattere questa battaglia di civiltà e giustizia, dal cui esito dipende il futuro della nostra libertà.

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