giovedì 15 febbraio 2018

INDICAZIONI DI VOTO PER LE ELEZIONI DEL 4 MARZO 2018





Il Movimento Distributista Italiano, decisamente orientato alla tutela del bene comune, non può rimanere indifferente di fronte ad un evento così importante come le imminenti elezioni politiche ed intende pertanto rivolgere a tutti gli uomini di buona volontà un appello chiaro e preciso.


E' nostra ferma convinzione che nessuna delle formazioni politiche che si presentano a questa tornata elettorale abbia presentato un programma basato sulla ragionevolezza e sull'adesione al senso comune ed al reale, un programma cioè che indichi in maniera chiara e semplice quali siano le cause dell'attuale crisi epocale ed i rimedi concreti da adottare.
Tale difetto deriva a nostro parere dalla mancanza di una visione lucida ed obiettiva del reale stesso a causa del persistere di forti condizionamenti ideologici. Il cosidetto “nuovo”, i 5 Stelle, non sanno fare altro che proporsi con il partito dei “duri, puri e giusti”, cercando di spostare l'attenzione, con una certa demagogia, dal campo della politica – dove sono incapaci di indicare un programma coeso e coerente, di fatto inesistente – a quello della morale, dove peraltro hanno dimostrato di non essere diversi rispetto al resto dell'umanità, ammiccando continuamente a quel mondo della finanza e dei poteri forti, di cui avevano fatto credere di essere acerrimi nemici e di cui hanno adottato il rigido sistema verticistico ed antidemocratico. Il mondo della sinistra appare quanto mai frammentato, spaziando dai riesumati epigoni dell'ormai sepolto social-comunismo ai più moderni ed aggiornati alleati del grande capitale in versione statalista e mondialista, per passare attraverso coloro che, privi di una chiara visione della storia, vorrebbero fermare il tempo al 1948 e fare della Costituzione un feticcio. Il centro ripropone l'ennesima coazione a ripetere, e cioè l'impossibile opzione di un capitalismo “inverato” da presunti ideali cattolici, senza capire che ciò che non va del capitalismo non sono i suoi eccessi ma i suoi fondamenti stessi, tra cui in primis vanno menzionati la separazione tra capitale e lavoro, l'odio per la famiglia e per ogni vero principio di equa distribuzione del potere. Esiste poi un'estrema destra che mostra notevole lucidità nell'individuare le derive materialistiche e nichilistiche del mondo contemporaneo ed i difetti di capitalismo e social-comunismo ma continua a proporre lo Stato etico e tuti i suoi derivati come possibile soluzione, il che equivarrebbe a passare dalla padella nella brace. Siamo quindi di fronte al crollo di tutti i grandi paradigmi politico-ideologici di riferimento – che, dopo il loro fallimento pratico – non sono più in grado di trascinare la gente al voto, ed al loro posto emerge solo una protesta demagogica e frammentata, incapace di grandi visioni, incapace, come abbiamo detto all'inizio, di cogliere il reale ed indicare una ragionevole direzione di marcia.

Di fronte a tutto ciò il Movimento Distributista Italiano non può fare altro che appellarsi al senso comune ed alla ragionevolezza e riproporre quelli che consideriamo essere i quattro punti cardine di ogni ordinamento sociale-economico e politico in grado di rispettare la dignità dell'essere umano:
  • centralità della famiglia naturale composta da un uomo ed una donna uniti nel matrimonio ed aperti alla procreazione, centralità che non si può realizzare altro che nella sua sostanziale indipendenza e libertà economica.
  • necessità di superare una volta per tutte capitalismo e social-comunismo, ristabilendo in tutti i contesti possibili l'unione tra capitale e lavoro, unica soluzione per ristabilire l'equità e la prosperità econonomico-sociale
  • superamento del sistema dei partiti, vero e proprio “instrumentuum regni” nelle mani dei poterei economico-finanziari, e rilancio di un sano principio corporativo, con la redistribuzione del più alto numero possibile di poteri reali ai cittadini, aggregati in comparti lavorativi.
  • superamento del denaro-debito emesso dal sistema bancario e reintroduzione di un sistema monetario in cui il denaro nasca di proprietà del popolo e dei cittadini ed abbia come unica funzione quella di servire l'economia reale ed il benessere delle persone.
Riteniamo che questi quattro punti siano tutti indispensabili e di estrema importanza e che essi siano forme diverse dell'espressione di un unico principio, quello secondo cui la realtà esiste ed il compito dell'uomo non è di inventarla ma di scoprirla ed umilmente rispettarne le regole, per consentire alle persone che vivono in una comunità di esprimere al massimo tutte le loro potenzialità in questo loro breve passaggio sulla terra.

Ritorniamo quindi alla domanda iniziale: chi votare?

Lasciamo all'intelligenza dei singoli dedurre le logiche conseguenze, in attesa che al più presto si possano verificare le condizioni perchè una formazione esplicitamente distributista entri in campo e si presenti coma la vera e sensata alternativa.
Nel frattempo invitiamo i cittadini ad aderire al MODIT ed a partecipare alle varie iniziative già avviate, tra cui la creazione di Reti Distributiste Locali e l'aggregazione in Gilde per comparto lavorativo.

Il Comitato Direttivo


per ulteriori informazioni:

distributismomovimento.blogspot.com

movimentodistributsta@gmail.com

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