mercoledì 1 giugno 2016

E' L'ORA DELLE GILDE DISTRIBUTISTE!


Viviamo in un mondo in cui il tessuto sociale è diviso e frammentato: dipendenti contro lavoratori autonomi, proprietari contro salariati, giovani contro vecchi, destra contro sinistra, conservatori contro progressisti. L'individuo e le famiglie sono sempre più sole ed isolate di fronte alla macchina burocratica dello Stato da una parte ed alle oligarchie economico-finanziarie dall'altro. Cosi non va! E' necessario invertire la marcia e farlo subito prima che sia troppo tardi, prima che il processo di dissoluzione delle nostre comunità raggiunga un livello irreversibile.
Il rimedio è semplice, alla portata di tutti; non richiede denaro ma l'acquisizione della consapevolezza che le risorse per migliorare le cose ci sono già, siamo noi, con le nostre capacità umane e professionale, il nostro impegno, la nostra dedizione. Si tratta di rispondere all'isolamento sociale stabilendo forti legami di reciprocità e solidarietà sui territori, alla frammentazione con l'integrazione basata sul dialogo e la conoscenza reciproca, all'impotenza con il recupero della consapevolezza del proprio diritto a decidere sulle questioni concrete della propria vita economico-sociale.
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è semplicemente un contenitore chiaro e ben definito in cui poter dar vita a tutto ciò: questo contenitore sono le gilde o corporazioni distributiste.
Le gilde distributiste si propongono di aggregare sui singoli territori tutte le persone di buone volontà che condividono una stessa funzione sociale o lavorativa, al di là di ogni distinzione di censo o di ruolo. Ad esempio, nel caso della sanità, si tratterà di aggregare medici, infermieri e tutti gli altri operatori sanitari, insieme a rappresentanti dei pazienti, ed incominciare a discutere insieme tutte le questioni che riguardano una buona gestione della salute: formazione dei professionisti, remunerazioni minime e massime, qualità ed organizzazione dei servizi offerti, allocazione delle risorse pubbliche, copertura previdenziale e pensionistica degli operatori e quant'altro. Condividere lo stesso ambito e funzione lavorativa deve essere l'elemento aggregante principale, insieme ad alcuni fondamentali principi di convivenza civile legati alla ragionevolezza e ed al senso comune e come tali patrimonio di ogni uomo. Questi principi sono:
  • riconoscere la necessità di un'equa distribuzione della proprietà produttiva – che chi lavora debba essere messo cioè nelle condizioni di diventare proprietario dei mezzi di produzione – quale prerequisito essenziale della stabilità e prosperità economico-sociale
  • riconoscere che chi lavora deve essere messo nelle condizioni di discutere e decidere le questioni essenziali e concrete che riguardano il proprio ambito socio-lavorativo (principio corporativo)
  • riconoscere che il denaro non può nascere di proprietà di una minoranza del corpo sociale – i banchieri – ma deve essere prodotto dai cittadini per i cittadini, secondo regole trasparenti e condivise, per incrementare gli scambi e la produzione di ricchezza reale all'interno della comunità.
  • riconoscere che la famiglia basata sul matrimonio, cioè sull'unione di un uomo e di una donna aperti alla fecondità ed alla procreazione, è un corpo sociale naturale da difendere e tutelare e che come tale ha diritto alla massima indipendenza economica.

Sono questi i principi di fondo, semplici e lineari, a-ideologici ed aconfessionali, in grado di costituire il collante di una comunità di uomini liberi, in grado di consentire ai singoli, a partire dalla loro nascita, lo sviluppo massimo delle proprie potenzialità.

Le gilde e corporazioni distributiste possono e devono incominciare a crearsi ora, a partire dal basso, dai singoli territori, per coordinarsi poi a livello nazionale in modo che le peculiarità culturali, sociali e produttive delle singoli aree siano pienamente rispettate, pur integrandosi in un quadro nazionale organico più ampio.
Il Movimento Distributista Italiano (distributismomovimento.blogspot.com) intende solo mettere a disposizione tale contenitore perchè i contenuti specifici e particolari possano poi essere forniti e proposti dalla gente reale, che conosce da vicino le problematiche concrete della propria situazione socio-lavorativa e sa indicare quali possano essere le strategie di soluzione.

Per questo ci rivolgiamo a tutte le famiglie ed a tutte le persone della nostra nazione che mantengono ancora la speranza di un futuro migliore: questo futuro è a vostra disposizione ma a patto che decidiate di esserne voi i protagonisti, di non delegare più ad altri le decisioni riguardo la vostra vita. Uscendo dal guscio di paura in cui vi hanno fatto rintanare, potrete scoprire che il vostro vicino, nel 90% dei casi, non è il vostro nemico ma una persona come voi, desideroso di instaurare dei rapporti di reciproca collaborazione e di condurre una vita normale fatta di lavoro onesto, rapporti sociali soddisfacenti e tempo libero per le amicizie e gli interessi personali

Non perdete tempo quindi, aderite oggi alle gilde distributiste, incominciate voi a dare il segnale che può cambiare il mondo a partire dalle piccole cose, dai piccoli gesti della vita quotidiana.

Per informazioni ed adesioni mandare un messaggio a movimentodistributista@gmail.com o visitare il sito distributismomovimento.blogspot.com

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