giovedì 10 agosto 2017

TASSE, DEBITO PUBBLICO E DENARO-DEBITO



I soldi delle tasse vengono prelevate dallo Stato e dalle casse dello Stato finiscono nelle banche, molte delle quali straniere, le quali, creando denaro dal nulla, acquistano i titoli di Stato. Questi sono fatti, non teorie, flussi reali di capitale, non speculazioni ipotetiche. Il fatto che questi dati sono tenuti nascosti e che siamo l'applicazione di una logica contorta che ripugna all'intelletto umano - questa è la magia cabalistica! - non li rende meno reali. Nel 2016 (https://www.google.it/amp/amp.ilsole24ore.com/pagina/ADzhSC9B) i titoli di Stato erano posseduti per il 20%, circa 400 miliardi, da banche italiane, per l'11% dalla Banca d'Italia, per il 35% (!) da un'istituzione straniera, la Banca Centrale Europea: quindi il 77% del debito è direttamente in mano alle banche. Il resto, il 17%, è di proprietà di agenzie assicurative. Solo il 6% è posseduto da cittadini italiani! I titoli di Stato, oltre ad essere onerati dal pagamento degli interessi, alla scadenza devono essere ripagati al titolare. Dove troverà mai lo Stato italiano i soldi per pagare interessi e capitale? Semplicissimo, si rivolgerà alle banche, centrali e non,  che hanno il monopolio totale dell'emissione monetaria, le quali creeranno dal nulla altro denaro, cioè altro debito per lo Stato, comprando altri titoli di Stato, arricchendo se stesse ed inpoverendo tutti gli altri, in una spirale esponenziale che è destinata matematicamente ad incrementarsi e rispetto alla quale i sacrifici a cui il popolo italiano è stato artificialmente costretto rappresentano degli ininfluenti palliativi. Qual'è la causa di questo meccanismo perverso? Una semplice convenzione, che si chiama denaro-debito, e che fu ingegnata dalle menti anch'esse perverse dei banchieri londinesi della fine del XVII sec. È l'usura, cioè la produzione di denaro da altro denaro, che Chesterton, insieme a tutti gli uomini di retta ragione, ha sempre risolutamente condannato. Tutti ciò rappresenta incontestabilmente uno grave ingiustizia o, per chi è cattolico, un male sociale che grida vendetta al cospetto di Dio.


Per informazioni: distributismomovimento.blogspot.com

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